lunedì 2 aprile 2012

Quando viaggiano gli Angeli ....

Un clima irreale ha accolto il nostro arrivo, una primavera inaspettatamente intensa ci ha abbracciato nel suo tepore … Uguale e gioioso calore è stato espresso nel commovente benvenuto:
“Il tempo qui è straordinario.. è proprio vero, quando viaggiano gli angeli, il sole sorride”. Prima travolgente emozione.
Quella stessa avvolgente bellezza albergava nell'animo dei nostri ospitali amici, spalancando per noi le  porte della loro vita quotidiana e familiare rendendoci il centro delle loro attenzioni, facendoci sentire costantemente parte integrante dei loro pensieri e desideri.
L'incredibile atmosfera ha subito contagiato ognuno di noi trasformando il Dojo in un concreto luogo di intenso scambio, dove curiosità e passione conducevano verso la conoscenza reciproca dei nostri corpi, delle nostre attitudini, delle nostre varie sensibilità.
L'ambiente era a dir poco scoppiettante e l'energia di quegli attimi risuonava come il crepitio di un fuoco che arde allegro, pronto a scaldare il cuore.
La pratica generava attimi di  meraviglia... immagini che catturavano l'attenzione e riempivano gli occhi quasi stupiti, ci riportavano ad essere come bambini alla scoperta di nuove sensazioni.
La percezione del proprio corpo, l'esperienza del principio, il disegno delle linee, si trasformavano istantaneamente in una moltitudine di disegni dai toni accesi e brillanti, esprimendo nel contempo vigore e naturalezza.
In un attimo è stato abbattuto il concetto di confine; il folle strumento creato dall'uomo unicamente per dividere ed alimentare la cieca brama di possesso, non esisteva più: nessuna sopraffazione, punti di equilibrio, stesse possibilità. Un duro lavoro.


In quei momenti una profonda connessione era percettibile e palpabile, comunicando tra noi in tutte le lingue e in nessuna. Pura concentrazione.
Costantemente ci veniva trasmesso il valore ed il potere di un lavoro incentrato sulla costruzione della relazione, senza nessuna preclusione accettando ogni possibilità.
Stavo costantemente provando l'emozione di prendere parte a qualcosa  di straordinariamente diverso. Il tatami era diventato metafora della vita e vita stessa, concentrando i miei pensieri su un successivo orizzonte: la cura della relazione.


Quando nasce si è davanti ad una nuova creatura che ha bisogno di attenzione, dedizione, energia, quotidianamente … giorno dopo giorno, senza clamore, alimentata esclusivamente dalle proprie azioni.
Non volevamo più andar via ma era arrivato il momento di salutarci … di staccarci da tutto ciò che aveva rapito così intensamente il nostro cuore, ma è stato solo un attimo, perché  .. “Non è l' amore che va via”.


Massimiliano Melone

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