Un' atmosfera
cordiale e sincera ci ha accolto al nostro arrivo in České Budějovice, in un luogo semplice
ed essenziale. Pronti ad esplorare quell'ambiente sconosciuto, sicuri di incontrare nuove
fisicità estremamente diverse.
L'avvio della lezione su un tatami così variegato, cominciava a saggiare le più disparate predisposizioni, in costante ricerca di una linea comune da percorrere e sperimentare.
L'avvio della lezione su un tatami così variegato, cominciava a saggiare le più disparate predisposizioni, in costante ricerca di una linea comune da percorrere e sperimentare.
Immediatamente
si manifestatavano energie differenti, dando
origine a contatti vigorosi e potenti, richiedendo ad ognuno un grande
impegno nel trovare la giusta intesa per un fruttuoso allenamento.
Il
lavoro proposto da Roberto Martucci sensei sulla percezione del centro e l'esperienza del contatto si
sviluppava con energia in forma e sostanza tecnica decisa e vibrante.
Linee,
assi, posture, connessioni, venivano sempre più amalgamate l'un l'altra fino a
sfociare in una stimolante pratica in piena libertà.
Poco tempo veniva lasciato alle parole, dando spazio a lunghi periodi di scambio in cui un ritmo incessante ed intenso scandiva intensi minuti di impegno.
Poco tempo veniva lasciato alle parole, dando spazio a lunghi periodi di scambio in cui un ritmo incessante ed intenso scandiva intensi minuti di impegno.
Tanto
era assiduo il nostro lavoro, che l'intero ambiente veniva saturato dei nostri
respiri, rendendo bagnate pareti e pavimento.
Un
percorso di studio estremamente impegnativo che ci ha portato alla conclusione
del seminario esausti, sfiniti ma soddisfatti di ciò che avevamo vissuto e condiviso in quei giorni.
Tutto
sembrava volgere al termine; per alcuni di noi sarebbe arrivato un periodo di
riposo e di svago ma non potevo immaginare che quelle stesse forti emozioni provate poco prima, mi avrebbero accompagnato fuori dal Dojo, mettendomi alla prova in un complesso allenamento dell'animo.
Pensieri e riflessioni venivano alla luce...
Quale significato ha per me la pratica all'interno della propria vita quotidiana?
Perché non riesco a lasciar fuori dal tatami ciò che provoca dolore?
Perché per me è così difficile vivere le due cose, quando cominciano a diventare ostinatamente l'una parte dell'altra?
Ora non lo so, so soltanto che la risposta la troverò nella pratica stessa.
České Budějovice 9/10 Marzo 2013 - R.Martucci seminar |
Massimiliano Melone
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