La sensazione sul tatami è incredibile una marea umana serena e concentrata, un’ energia che pervade tutti, un’ attenzione elevata ma allo stesso tempo rilassata, uno stato dell’animo e del corpo che porta a guardarsi dentro ed a soffermarsi sulle domande fatte dal maestro ” How do you feel? Why? “ e tentare, perché no, di darsi una risposta.
Iniziare ad avere coscienza del proprio stato a sentirsi ed a sentire gli altri cercare di entrare in contatto ed accettare questo legame … che fatica, che paura, quanto sudore ….
Poi tutto avviene spontaneamente e dopo una pratica intensa i sorrisi, i saluti, i ringraziamenti tutti sinceri e che partono da dentro, dal cuore.
E' difficile metabolizzare e far tesoro di tutto ciò che si vive sul tatami ma rimane chiara indelebile, tornati a casa, la sensazione di aver vissuto momenti intensi di ki musubi con persone splendide provenienti da così tanti diversi paesi.
"Back home after beautiful moments spent with lovely people at Hennef, still carryng inside a wonderful feeling"
Maria Di Fazio
è proprio la domanda che pone il maestro, "how do you feel?", a cui ognuno ascoltandola non può non darsi una risposta intima, che fa si che la competitività perda di senso ed importanza.
RispondiEliminaOgni tanto ripensando allo stage, sento la voce del maestro Endo che riecheggia nella mia testa con la sua domanda... Penso sia uno dei più bei ricordi che mi porto dentro, insieme al monito "don't compete". E ti senti felice perché c'è stato un incontro molto forte.
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