giovedì 29 settembre 2011

Dei due, uno

Eccoci di nuovo qui ad intraprendere una nuova avventura, una nuova esperienza... camminando insieme, uniti. C’erano tutti .. anche i nostri compagni rimasti a casa ... erano con noi nei nostri pensieri ... sempre.
Ad ogni passo ci avvicinavamo sempre di più alla tanto sospirata destinazione, guidati da un invisibile raggio traente direttamente connesso al nostro cuore.


Davanti a noi si è rivelato un luogo familiare e mistico allo stesso tempo ... un Dojo immerso nella luce, costantemente rinfrescato da aria che filtrava da finestre assolate.
“C’è indubbiamente  qualcosa di spirituale in questo luogo.. e sebbene possa rimanere eternamente oscuro per me, non posso che essere consapevole del suo potere”. Perdonatemi questa profana descrizione.


Il nostro incontro è cominciato così...  poggiando un vaso di fiori freschi su una mensola ai piedi di una finestra.
Qualcosa cominciava lentamente a muoversi.
Gli insegnamenti fluivano incessantemente arrivando a confondersi, fino a non distinguere più chi donava l’esperienza e chi la riceveva, rendendoci totalmente immersi in quel luogo in spirito e corpo, in una sfera dove regnava pace ed armonia, reale energia e tanto divertimento.
Non c’era più differenza tra l’attitudine generata sul tatami e ciò che si viveva al di fuori.
La pratica impegnava tutti noi in un disegno armonioso e libero.. e quando ce n’era bisogno, senza accorgersene, pronta giungeva un po’ d’aria fresca a riempire i polmoni, ormai svuotati, di nuova vita  ... a ridare energia al nostro respiro. 
In quei momenti la natura stessa manifestava la sua benevola presenza, partecipando insieme noi, regalandoci freschezza e calore ...  proteggendoci.
Una sensazione mi avvolgeva ... qualcosa mi stava accompagnando per il mio cammino .... sentire  la presenza di uno sguardo che era li ed osservava .... come un genitore che sorveglia il proprio figlio.
Si, è questo... l’ incontro di due figli.. di due fratelli che si sono cercati e finalmente ritrovati nelle pieghe della loro esistenza, con una vita intera da raccontarsi, con esperienze da condividere e trasmettere a loro volta ai propri figli. Siamo qui.


Sconvolgenti emozioni che mi hanno toccato delle corde profonde.... delle quali forse nemmeno io sono pienamente cosciente.
Mescolare persone diverse, caratteri e temperamenti totalmente differenti fra loro fino a realizzare un corpo unico ... siamo tutti composti della stessa sostanza, diversi all’apparenza ma uguali nell’intimo.
Che gioia incontrare i loro visi così luminosi e semplici, così sinceri e freschi... privi di falsità ...  avere la possibilità di abbandonarmi nei loro occhi... ed immergermi nelle  profonde e limpide acque di queste anime, dove poter attingere come ad una sorgente.
Praticare con tutti voi, amici lontani,  è stato vedere riflessa su uno specchio la parte migliore di me stesso... ve ne sarò grato per sempre.
lo so, a volte mi perdo in facili sentimentalismi.. ma la verità è che nel sentimento non c’è nulla di facile.. esternare i propri sentimenti per altre persone non è cosa da deboli, tutt’altro ...ci vuole verità e coraggio.
Adesso comprendo l’insegnamento datomi dal nostro Sensei ... non bisogna mai reprimere le emozioni ... “ le emozioni si possono accettare e vivere solo attraverso il centro.” Sto ancora imparando.
Non ho più paura adesso ... non conosco altri modi per descrivere e sintetizzare quello che ho provato. Eh si, è proprio lui ... l’ innamoramento.


Sulla via del ritorno risuonavano dentro di me parole di una canzone a me tanto cara ..
” .. Ho visto l’amore... da poterne parlare ..... e ho visto l’amore vicino da poterlo toccare”.
Gli occhi diventano umidi... tutto intorno a me è opaco come in una giornata piovosa.. ma poi le nuvole si diradano,vanno via .... ed ecco di nuovo il sole, quello stesso sole che prima mi riscaldava, ora arriva a consolare la mia anima così inquieta.
Adesso so è che una parte di me è rimasta li.. in un angolo, in silenzio... a contemplare quel luogo dove la via che insegna la fedeltà si è fusa con lo spirito di chi è al principio.

Massimiliano Melone



Nessun commento:

Posta un commento