domenica 7 novembre 2010

Una giornata particolare



Un sabato ricco di emozioni al Dojo Kashin in occasione dello Special Keiko dei Maestri Elena Gabrielli e Roberto Martucci, di nuovo insieme dopo molto tempo, a guidare la pratica dei numerosi partecipanti.
La lezione è stata aperta da Roberto Sensei. All'insegna del Kimusubi, sono stati proposti esercizi di centralizzazione, seguiti da uno studio di suburi, con l'attenzione posta all'ascolto di se stessi e del proprio centro. Si è passati poi al trasferimento di tale sensazione nelle applicazioni tecniche di coppia, analizzando il De-Ai, il Sabaki ed il Kuzushi e focalizzando attraverso lo stato di quiete e rilassatezza  marziale il punto di contatto col partner.



Trascorsa un'ora e un quarto, Elena Sensei ha diretto, con continuità, la seconda parte dell’incontro, proponendo esecuzioni tecniche di  Naname Kokyunage, Ikkyo e variazioni su Katate Dori, Ryote Dori e Kata Dori sottolineando la necessità dell'ascolto del compagno e dei rispettivi centri.
A chiusura della lezione di Elena Sensei un’ inattesa performance tra i due Maestri che ha fatto tornare alcuni di noi, piacevolmente, indietro nel tempo.



Poi i saluti ed i ringraziamenti, e le profonde parole di Roberto Sensei, che nel rendere omaggio a colei con la quale ha iniziato la sua avventura aikidoistica ha invitato noi praticanti, ad evolvere nello sviluppo e nella personale ricerca, senza dimenticare le proprie radici.
Prima delle foto di rito, un omaggio floreale è stato consegnato dalla nostra Federica ad Elena Sensei.
Si è conclusa così una giornata di unione e scambio intensa ed estremamente piacevole, seguita con interesse da quattro “generazioni” di praticanti romani.

Mattia


2 commenti:

  1. Una giornata bellissima immortalata con le splendide foto della brava Susanna. Grazie Susy vederle fa rivivere le belle sensazioni provate Sabato.

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  2. E' stato bello e interessante lo Special Keiko del 6 novembre.
    3 cose mi hanno colpito piacevolmente, la prima il coraggio e la capacità del Nostro Sensei nell'organizzare l'evento con spirito edificante e sociale, la seconda vedere su un tatami 4 generazioni di praticanti, la terza, come questa disciplina possa, se adoperata con saggezza, unire e riunire individui e situazioni anche dopo strappi o lacerazioni, litigi o incomprensioni. Infondo l'unione nella relazione e lo scambio sono il fondamento di questa disciplina.

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