Un sabato ricco di emozioni al Dojo Kashin in occasione dello Special Keiko dei Maestri Elena Gabrielli e Roberto Martucci, di nuovo insieme dopo molto tempo, a guidare la pratica dei numerosi partecipanti.
La lezione è stata aperta da Roberto Sensei. All'insegna del Kimusubi, sono stati proposti esercizi di centralizzazione, seguiti da uno studio di suburi, con l'attenzione posta all'ascolto di se stessi e del proprio centro. Si è passati poi al trasferimento di tale sensazione nelle applicazioni tecniche di coppia, analizzando il De-Ai, il Sabaki ed il Kuzushi e focalizzando attraverso lo stato di quiete e rilassatezza marziale il punto di contatto col partner.
Trascorsa un'ora e un quarto, Elena Sensei ha diretto, con continuità, la seconda parte dell’incontro, proponendo esecuzioni tecniche di Naname Kokyunage, Ikkyo e variazioni su Katate Dori, Ryote Dori e Kata Dori sottolineando la necessità dell'ascolto del compagno e dei rispettivi centri.
A chiusura della lezione di Elena Sensei un’ inattesa performance tra i due Maestri che ha fatto tornare alcuni di noi, piacevolmente, indietro nel tempo.
Poi i saluti ed i ringraziamenti, e le profonde parole di Roberto Sensei, che nel rendere omaggio a colei con la quale ha iniziato la sua avventura aikidoistica ha invitato noi praticanti, ad evolvere nello sviluppo e nella personale ricerca, senza dimenticare le proprie radici.
Prima delle foto di rito, un omaggio floreale è stato consegnato dalla nostra Federica ad Elena Sensei.
Si è conclusa così una giornata di unione e scambio intensa ed estremamente piacevole, seguita con interesse da quattro “generazioni” di praticanti romani.
Mattia
Una giornata bellissima immortalata con le splendide foto della brava Susanna. Grazie Susy vederle fa rivivere le belle sensazioni provate Sabato.
RispondiEliminaE' stato bello e interessante lo Special Keiko del 6 novembre.
RispondiElimina3 cose mi hanno colpito piacevolmente, la prima il coraggio e la capacità del Nostro Sensei nell'organizzare l'evento con spirito edificante e sociale, la seconda vedere su un tatami 4 generazioni di praticanti, la terza, come questa disciplina possa, se adoperata con saggezza, unire e riunire individui e situazioni anche dopo strappi o lacerazioni, litigi o incomprensioni. Infondo l'unione nella relazione e lo scambio sono il fondamento di questa disciplina.