domenica 13 ottobre 2013

Endo Sensei al Dojo Kashin

Una gradita confluenza di praticanti da diverse nazioni europee e non, per un seminario scandito da straordinarie ore di lavoro sul "se stesso" e su ciò che può scaturire nel rapporto con l'altro, tagliando via tutto il superfluo e l'inutile.


Nonostante il seminario si sia concluso da qualche giorno, c'è sempre qualcosa che riaffiora tra le mura del Dojo e che vive giorno dopo giorno nelle ordinarie lezioni. Qualcosa che portiamo sempre con noi: l'aver ricevuto insegnamenti necessari a distinguere e riconoscere, nelle relazioni quotidiane, ciò che è mosso da reale spirito di condivisione da ciò che è solo mascherato da buone intenzioni.
Grazie Endo Sensei.

sabato 18 maggio 2013

Norvegia nel cuore

Catapultati in una natura magica e avvolgente, iniziava l' avventura verso nuove esperienze al di là della nostra immaginazione. 

Avremmo incontrato un calore fuori dal comune ; attesa ardente da incendiare l’anima fin dal primo incontro. Incredibile poter toccare con mano questa sensazione all’interno del Dojo; il calore ci circondava e rinvigoriva in un’atmosfera rilassata e gioviale.

Le lezioni si distendevano nello scorrere del tempo in un flusso naturale di comprensione reciproca; insegnante e studenti insieme mescolavano percezioni e contatti, dando forma tecnica ad un’energetica sostanza.


Ogni occasione era sfruttata per incontrarsi in un punto e lasciarsi andare nell’espressione di se stessi con una strabiliante sintonia in piena libertà, come se ci conoscessimo da sempre. 
Altrettante emozioni nell’ incontrare attitudini alla pratica più energiche e vigorose ed allo stesso tempo sincere e leali. Era tangibile in molti scambi la voglia di apprendere e sperimentare con gioia ciò che veniva proposto.
Mente, cuore ed anima  venivano impegnate insieme nella condivisione, regalando a tutti noi un lavoro intenso e piacevole.

... E’ stato emozionante entrare in contatto con spiriti così vigorosi..  ogni giorno potevi scorgere le loro anime riflesse nei loro occhi profondi.. come quando al tramonto il blu intenso del mare si specchia e si fonde con il  cielo... fino a non riuscire a dire dove finisce il cielo e comincia il mare.


Questa l’immagine vera di persone straordinarie in ogni situazione, forti ed aperte nella loro purezza e devozione; esempio concreto di come sia possibile vivere in armonia e libertà attraverso un cammino impegnativo ma sereno, fatto di pratica assidua, condivisione e silenzio, senza avere più la necessità di cercare protezioni da ciò che li circonda ..... perché semplicemente presenti nella giusta attitudine e reale dimensione giorno dopo giorno.
Ora il cuore batte ancora forte... e continuerà a farlo scandendo pensieri e riflessioni sempre nuove e vibranti... Porterò sempre dentro le emozioni provate in questa esperienza meravigliosa, il cui senso profondo scorre ancora in me distillato nelle parole del nostro Sensei Roberto.... << Chi è veramente libero non ha protezioni .. non ha bisogno di proteggersi ..... chi è veramente libero... è ! >>.

Massimiliano Melone

mercoledì 20 marzo 2013

La costante ricerca...


Un' atmosfera cordiale e sincera ci ha accolto al nostro arrivo in České Budějovice, in un luogo semplice ed essenziale. Pronti ad esplorare quell'ambiente sconosciuto, sicuri di incontrare nuove fisicità estremamente diverse.


L'avvio della lezione su un tatami così variegato, cominciava a saggiare le più disparate predisposizioni, in costante ricerca di una linea comune da percorrere e sperimentare.

Immediatamente si manifestatavano energie differenti, dando origine a contatti vigorosi e potenti, richiedendo ad ognuno un grande impegno nel trovare la giusta intesa per un fruttuoso allenamento.

Il lavoro proposto da Roberto Martucci sensei sulla percezione del centro e l'esperienza del contatto si sviluppava con energia in forma e sostanza tecnica decisa e vibrante.
Linee, assi, posture, connessioni, venivano sempre più amalgamate l'un l'altra fino a sfociare in una stimolante pratica in piena libertà. 



Poco tempo veniva lasciato alle parole, dando spazio a lunghi periodi di scambio in cui un ritmo incessante ed intenso scandiva intensi minuti di impegno.
Tanto era assiduo il nostro lavoro, che l'intero ambiente veniva saturato dei nostri respiri, rendendo bagnate pareti e pavimento.

Un percorso di studio estremamente impegnativo che ci ha portato alla conclusione del seminario esausti, sfiniti ma soddisfatti di ciò che avevamo vissuto e condiviso in quei giorni.

Tutto sembrava volgere al termine; per alcuni di noi sarebbe arrivato un periodo di riposo e di svago ma non potevo immaginare che quelle stesse forti emozioni provate poco prima, mi avrebbero  accompagnato fuori dal Dojo, mettendomi alla prova in un complesso  allenamento dell'animo.


Pensieri e riflessioni venivano alla luce...

Quale significato ha per me la pratica all'interno della propria vita quotidiana? 
Perché non riesco a lasciar fuori dal tatami ciò che provoca dolore?
Perché per me è così difficile vivere le due cose, quando cominciano a diventare ostinatamente l'una parte dell'altra?
Ora non lo so, so soltanto che la risposta la troverò nella pratica stessa.

České Budějovice 9/10 Marzo 2013 - R.Martucci seminar

Massimiliano Melone

giovedì 13 dicembre 2012

Video Musubi Seminar 2012

Video del 2° Musubi Seminar di Roberto Martucci Sensei svoltosi al Dojo Kashin il 3/4 Marzo 2012 a sostegno del piccolo Alessio Pasqualato.
Per conoscere di più sulla storia di Alessio o per contribuire ad aiutarlo  visitare il suo blog:  dolcealessio



lunedì 10 dicembre 2012

Il taglio dell' Ego


Le parole di Endo Sensei risuonavano nel lavoro proposto come non ci fosse differenza tra il pensiero, la parola e l’azione, sottolineando come la pratica dell’ Aikido non possa essere vissuta disgiunta da un naturale percorso di vita. 

Incredibile vedere l’effetto di tale comprensione e conoscenza provenire da un uomo che ha elaborato nei molti anni di pratica un’intima e personale visione dell’ Aikido.

Ci aveva condotto nel punto esatto nel quale voleva farci arrivare.
Questa Guida formidabile riusciva a vanificare ogni possibile presunzione, tagliando di netto con estrema e rapida facilità quell' eccesso di ego che si impadronisce di noi ogni volta che ci nutriamo di illusioni e false convinzioni.
Venivamo ricondotti sistematicamente ad una più reale consapevolezza di noi stessi .. l’essere semplici studenti. 

In quel momento avevo davanti agli occhi l’esempio di come un costante allenamento sia necessario per focalizzare e tenere allineati dei punti essenziali, come mente, anima e cuore. 
 
Non ci può essere una pratica fruttuosa ed una serena esistenza senza un continuo esercizio nel rimanere con la mente libera, cercare la quiete dell’anima seguendo sempre il proprio cuore; in ogni relazione ed in qualsiasi contatto, ma si deve essere disposti a farlo.

Continuamente venivano scambiati insegnamenti così importanti nella loro completezza.
Qualcosa cominciava ad apparirmi più chiaro. Alcune mie domande avevano avuto finalmente risposta.
Quando concedi tutto te stesso alla passione della tua vita, senza mai risparmiarti, arriva sempre il momento in cui vedrai prender forma a tutto ciò che hai sempre così ardentemente cercato. 

Comincio a capire il motivo di un così incessante allenamento quotidiano ... 
Ma questa è un’altra storia.


Massimiliano Melone

mercoledì 31 ottobre 2012

Melodia dell' Aikido

Prima di ogni lezione, il tatami gradualmente cominciava a riempirsi in un ordinato e costante fluire di studenti, mentre in sottofondo un rispettoso bisbiglìo accompagnava il pacifico brulicare.  Vibrante impazienza.
Il solo battito di mani riconduceva all'istante le menti in uno stato di quiete e concentrazione, pronte ad accogliere ogni nuova condizione di pratica.
Iniziato placidamente, l'insegnamento scorreva dolcemente prendendo sempre più corpo lungo la corsa dei minuti, soffermandosi su sensazioni e stati d'animo.

R.Martucci Sensei - Poland Seminar
Più di una volta ho praticato con persone sorridenti e divertite ... Sentivo cambiare l'umore intorno mentre un senso di protezione e cura ci raccoglieva in un unico abbraccio.
Quasi irreale vedere l'attenzione di un gruppo così numeroso concentrarsi con tale interesse verso l'insegnate;
attenzione avvertita, accolta e restituita trasmettendo la personale esperienza di attitudini e percezioni che prendevano man mano forma tecnica, manifestandosi in contatti e connessioni nette e precise, prese del centro potenti che arrivavano alla più completa pienezza espressiva.

R.Martucci - A.Mlinaric
Durante lo scorrere delle ore insieme, ogni scambio era fonte di intenso impegno e generosità immensa; tangibile la voglia di mettersi alla prova, di conoscersi attraverso il tocco, offrendo ognuno il proprio massimo senza riserve.
A volte sollevavo lo sguardo incredulo delle mie emozioni, spaziando ovunque, con la chiara consapevolezza di vivere il “momento perfetto” dove tutto improvvisamente rallenta, il respiro si fa più calmo, il battito del cuore più profondo ... quel momento dove il pensiero diventa strumento di vera comprensione ed il desiderio si trasforma realtà.
Molto cuore è stato donato, messo a disposizione del prossimo con dedizione totale senza volere nulla in cambio, con il solo intento di ringraziare per essere li in quel momento e di condividere insieme attimi di vita, pienamente, lasciando sempre il giusto spazio.
A volte questo modo di agire può risultare incomprensibile agli occhi di chi guarda, generando perfino timore o senso di oppressione.
Vivere ciò che che senti dentro in maniera assoluta non significa imporsi o sopraffare, ma indirizzare tutta la tua passione verso ciò che ami.

Roberto Martucci Sensei
Questo l'esempio di anime forti e gentili che in ogni istante, con il loro agire e le loro intenzioni continuavano a dire " io ci sono ... e ci sarò sempre."
Avrei voluto essere in grado di scrivere in musica, per poter raccontare su un pentagramma ciò che ho provato in quei momenti ... una melodia rassicurante e profonda che continua a viaggiarmi dentro, ricordandomi ogni istante trascorso in quei tre giorni ... come fossero state tre vite intere.

R.Martucci - Poland Seminar - 13-14 October 2012


Massimiliano Melone


 

domenica 23 settembre 2012

Che tristezza !

In qualità di Presidente dell'Associazione Sportiva Dilettantistica che rappresento, per diversi anni consecutivi ho inoltrato alla Regione Lazio una richiesta di finanziamento sportivo per un contributo che potesse aiutarci a far decollare il progetto "Armonia del Silenzio" ovvero dare l'opportunità a bambini ipoacusici di praticare l' aikido.

Sono sempre stato convinto dell'impatto benefico che tale iniziativa avesse prodotto sui bambini impossibilitati nell'udire e/o parlare. 
Avevo con me collaboratori all'insegnamento, logopedisti e segnanti LIS. C'era la sede, il tatami e quant'altro .. mancava solo un finanziamento che avesse potuto quantomeno dare lo start al progetto.

Dapprima chiedemmo uno stanziamento di 20.000 € poichè ancora privi di tatami e altre attrezzature, ma dopo i primi dinieghi imputati sistematicamente alla mancanza di qualche documentazione acquistammo di proprio conto il necessario e abbassammo la nostra richiesta a 5.000 €.

Dopo una rapido scorrimento sul sito della Regione Lazio e la presa d'atto di improbabili stanziamenti già deliberati, sul commento dei quali gradirei astenermi, lessi che il nostro progetto era ritenuto approvabile ma non finanziabile. Come a dire ..vabbè è tutto regolare ma i soldi non possiamo darveli.

In questi giorni i media ci "ricordano" ulteriormente di come nella Regione Lazio vengano "utilizzati" i soldi dei contribuenti e tutto appare estremamente eloquente.
Che tristezza !


Roberto Martucci





domenica 9 settembre 2012

Digerire il sapere


L'arte di insegnare consiste tutta e soltanto nell'arte di destare la naturale curiosità delle giovani menti, con l'intento di soddisfarla in seguito. 
Per digerire il sapere, bisogna averlo divorato con appetito.
Anatole France

martedì 4 settembre 2012

Un anno a Roma

di Cath Davies
tratto dalla rivista on line dell' Aikikai U. K.


Mentre sono qui seduta a scrivere nel nostro appartamento a Trastevere a Roma, rimangono circa 2 settimane prima del ritorno in Inghilterra, dopo un anno in Italia.
Il mio partner ed io ci siamo stabiliti a Roma per 13 mesi finché lei faceva ricerche, io invece ... come ho potuto scoprire, non ho trovato abbastanza lavoro ma, per fortuna, dell'ottimo Aikido. Roma, naturalmente, ha qualche attrazione in più a parte l'Aikido, ma in questo articolo mi atterrò all' Aikido e terrò le stravaganti storie sul gelato per un'altra occasione!
Ho fatto un ricerca sui dojo prima di lasciare il Regno Unito e, ignorando i dojo che erano a pochi minuti a piedi da casa, ho scelto l' "Aikido Kashin Roma", il dojo di Roberto Martucci Sensei.
Roberto Sensei è uno studente di Endo Sensei con un lungo passato con Tissier Sensei.  Il video di YouTube che ho visto prima di partire dall' Inghilterra mostrava chiaramente l'influenza di Endo Sensei e ho realizzato che era lì che mi volevo allenare!
Un anno senza una macchina ha significato un doppio viaggio ogni settimana verso il Dojo a Centocelle con il trasporto pubblico: un'ora per ogni tragitto su autobus e "trenino". Per fortuna, ero ben servita dai mezzi pubblici e quindi non è risultato essere un incubo, un' esperienza quasi impossibile se fosse stato nel West Midlands!
Il dojo è nella palestra di una scuola, con tatami fisso, segreteria, spogliatoi e docce. Ci sono circa 60 studenti iscritti con circa 20 - 30 che sono sul tappeto in qualsiasi momento. Il dojo è leggermente seminterrato che, nel caldo dell'estate, significa essere appena poco al di sotto di un caldo insopportabile: quando hai sudato per strada oltre che nei mezzi pubblici affollati, sei grato anche per un così piccolo sollievo, credetemi!
Una clip di YouTube di tre minuti dà solo un’instantanea di uno stile d’Aikido personale: ti dice poco del carattere e niente dello stile di insegnamento o della qualità della maggior parte degli studenti. La mia prima visita al Dojo mi ha fatto capire di esser davvero capitata in una circostanza fortunata sotto molti aspetti e nel corso dell’anno mi sono sentita privilegiata di far parte del Dojo e di sentirmi così accolta in quel luogo.
Salutarci sarà un momento molto triste ...
Cath Davies e Roberto Martucci
Allora, come è stato l' Aikido qui? Ampiamente seguita la linea di Endo Sensei, molta enfasi è posta sulla qualità del contatto, il timing e sull' attenzione dello stato del proprio corpo in modo da risultare consapevole nel rispondere ad ogni incontro a quanto che accade internamente.
Credo che questo sia fondamentale per lo sviluppo dell'Aikido, al di là del produrre un'onesta copia di base delle tecniche; sono stata felice di poter trascorrere un anno di studio così.
Nel corso dell'anno, seminari con Jan Nevelius Sensei (Vanadis Aikido Dojo, Stoccolma - Svezia) e Dirk Müller Sensei (Shoshin Dojo, Amburgo - Germania), così come il regolare allenamento con Roberto Sensei ed suoi studenti, hanno creato un ambiente d'allenamento molto favorevole per me, dandomi modo di sviluppare le mie idee, il pensiero, la pratica e la comprensione di questi aspetti.
Alcuni dei miei più importanti risultati aikidoistici di quest'anno sono stati: andare con il Dojo a Vienna per partecipare ad uno dei seminari di Endo Sensei, frequentare una parte del loro primo Summer School (nota: "Summer School e Vacanza", si svolge in un villaggio turistico sulla spiaggia!); partecipare ad esami per yudansha e passaggi di grado kyu ed essere anche invitata a tenere un seminario presso il Dojo.
In tutti questi eventi, molti di voi sapranno che il piacere non è semplicemente nell'allenamento vero e proprio, ma nelle relazioni nate al di fuori del tatami, e certamente così è stato durante l'anno trascorso. 
Gentilezze venivano espresse più e più volte - qualcuno si prendeva la briga di parlare lentamente in italiano per me, di tradurre quando si vedeva che non avevo capito o guidare dall'altra parte della città completamente al di fuori della loro zona, per darmi un passaggio – che hanno lasciato un indelebile ricordo; spero di avere la possibilità di restituirle loro un giorno.

Cath Davies - Summer School U.K. 2012
Per concludere, sento che questo è stato un anno molto proficuo per il mio personale sviluppo dell'Aikido e ho molto di cui ringraziare Roberto Sensei e gli studenti del Kashin Dojo. Non vedo l'ora di proseguire la condivisione del mio Aikido all'interno della UKA sperando che continuerà ad integrarsi e fondersi con l'insegnamento di tutto il resto del corpo docente dell’ UKA.

Cath Davies
Myo Shin Juku


 

lunedì 30 aprile 2012

I pezzi di un puzzle

Di nuovo insieme sullo stesso tatami; eravamo pronti ad accoglierci reciprocamente, ansiosi di condividerci a vicenda. 
Immediata la creazione di un filo sottile che ci legava in ogni lezione.  
Incameravamo tutta l'energia possibile  prendendo consapevolezza ognuno della propria distanza e geometria vitale. Spazi individuali si toccavano con viva curiosità nell'intento di raggiungere  univoca completezza.
Ci accompagnavamo l'un l'altro durante il comune percorso, entrando nella  sperimentazione  di nuove forme, posture, intenzioni del corpo e della mente.
Forte e sereno fluiva il passaggio dell'esperienza, avendo davanti a noi non solo l'insegnante ma l'uomo desideroso di renderci partecipi della sua personale ed intima ricerca. "Sto solamente mettendo insieme i pezzi di un puzzle".


Diventava sempre più chiara la percezione di sincera uguaglianza ed armoniosa sintonia.
Magnifica è stata la riscoperta del valore dell'assoluto silenzio, nelle cui profondità  si cela inevitabilmente il sentimento più vero, l'intenzione più vitale che genera rispetto e reale marzialità.
Il Dojo non era più un luogo fisico bensì uno stato della mente, uno spazio immateriale dove fare i conti con me stesso, tentando di trovare la relazione migliore per l'altro controllando costantemente l'ego, tenendo a bada quell'egoismo che fa dire: "Io voglio", sentimento che paralizza la mente sull'ostinato raggiungimento del risultato. Così sul tatami, così fuori. Non sarà mai semplice.
Il silenzio si mescolava alla costanza della pratica che riusciva a sbocciare in attimi di puro divertimento, autentico frutto di una  donazione genuina e costruttiva.
E' stato per me sorprendente fino alla commozione osservare quanta  energia  potesse scaturire da  alcuni animi così delicati e gentili. Meraviglioso esempio.


I contorni di questo racconto esperienziale diventavano sempre più marcati e decisi, andando a spaziare su concetti trasformandoli in relazione tecnica. Ero felicemente esausto.
Provvidenziale il suggerimento offerto proprio nel momento in cui avevo più bisogno, infondendomi nuova speranza .. arrivare ad attingere  rinnovata energia nelle motivazioni che  hanno portato a scegliere il cammino dell' Aikido.  Continuo e faticoso lavoro su me stesso.
Partire da un semplice punto di vista, farlo nostro e condurlo in ogni angolo del proprio vivere la pratica è stato come chiudere il cerchio nel quale eravamo tutti inanellati fin dal principio.
Credo che in un certo senso questa esperienza abbia avuto un significato davvero particolare, oserei dire spirituale. Nutrire lo spirito attraverso l'intenso impegno del corpo, coinvolgendo la propria anima in ogni nuovo contatto raggiungendo la donazione più completa, fino ad annientarsi.
Nella quiete della conclusione, ognuno negli occhi dell'altro, riuscivamo a  leggere distintamente parole importanti;
leggevamo la toccante storia di quel sentimento che annoda la gola e riga le guance.
Il cuore continua a battere forte, in un ritmo impetuoso e solenne.
Non so se mai terminerà questa dolce corsa senza freni, così intensa da sfiancare l'anima. L'unica cosa di cui sono certo adesso è che … non posso riposare.

Massimiliano Melone